Gentlecare

•  Ascolto attivo: la capacità di ascoltare il paziente o il soggetto in modo attento e sensibile, per comprendere le sue esigenze e i suoi bisogni.  

• Comunicazione efficace: la capacità di comunicare con il paziente in modo chiaro e rispettoso, utilizzando un linguaggio semplice e comprensibile.

• Rispetto della privacy e della dignità del paziente: la gentlecare richiede di rispettare la privacy del paziente e di garantire che tutte le cure vengano svolte nel rispetto della sua dignità e della sua autodeterminazione.

• ​Compassione ed empatia: la gentlecare richiede di mostrare compassione ed empatia nei confronti del paziente, per farlo sentire compreso e supportato.

 

 

Il modello, elaborato dalla terapista canadese Moyra Jones, parte da un’ottima definizione dei bisogni, dai quali si costruisce un progetto sull’ambiente, sulle persone che vi operano e sulle attività che vengono svolte. L’obiettivo principale della cura diviene la promozione del benessere della persona e del contenimento dello stress di chi si occupa della persona malata. Il Gentlecare è un approccio centrato sulla persona, finalizzato a cogliere e a valorizzare le competenze, le abilità e i desideri della persona malata. Nel Gentlecare i programmi sostituiscono un'impostazione rigida di attività, con tempi artificiali di veglia, sonno e alimentazione, con la valorizzazione il sostegno di tutte le attività gradite dalla persona che conducono ad una vita significativa, improntandole sulle attitudini che hanno caratterizzato la sua vita. Tale metodo prevede una modulazione dello spazio fisico, che deve essere semplice, domestico e terapeutico. Un luogo concepito per essere vissuto liberamente, in sicurezza, accogliente e fruibile.